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SALUTE

Bologna

Docente morta per esposizione all’amianto, il Ministero condannato. Dovrà risarcire 930mila euro

È la prima condanna al Miur per la presenza di amianto negli istituti scolastici

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Il Tribunale del Lavoro ha condannato il Ministero dell'Istruzione a risarcire "930.258 euro per la morte di mesotelioma per esposizione ad amianto della professoressa Olga Mariasofia D'Emilio". A dare la notizia l'Ona (Osservatorio nazionale amianto), spiegando che si tratta della prima condanna al Miur per la presenza di amianto negli istituti scolastici.
 
Ad Olga Mariasofia D'Emilio, il 17 maggio del 2002, è stato diagnosticato il mesotelioma, tumore maligno dei tessuti che rivestono i polmoni, per l'esposizione alla fibra killer durante l'insegnamento nelle strutture e nei laboratori di chimica e fisica della Scuola Media Farini di Bologna.
 
La sua lotta è durata 15 anni ed è finita il 21 febbraio 2017. Nel corso della malattia la professoressa aveva ottenuto dall'Inail il riconoscimento di malattia professionale, e nel 2007 aveva avviato la procedura giudiziaria per ottenere il risarcimento dei danni. Dopo la sua morte, i figli, si sono rivolti all'Osservatorio Nazionale Amianto, per ottenere la tutela dei loro diritti. L'associazione si è costituita con gli avvocati Ezio Bonanni e Massimiliano Fabiani che, con alterne vicende processuali, sono riusciti a dimostrare l'esposizione alla fibra killer ottenendo la condanna. L'azione proseguirà ora "per il risarcimento dei danni subiti dagli orfani direttamente per la malattia e la morte della loro congiunta".

"Il caso della professoressa D'Emilio non è isolato, l'amianto nelle scuole sta provocando una vera e propria epidemia tra docenti e non docenti - dice Ezio Bonanni, Presidente Ona - a decine, infatti, e ben oltre i 91 casi censiti dal VI rapporto mesoteliomi, sono deceduti per questa neoplasia molto rara, che è la punta dell'iceberg per le malattie da amianto. Per questo, insistiamo affinché il Ministero della Salute, d'intesa con il MIUR, disponga al più presto la bonifica e messa in sicurezza di tutti gli istituti scolastici".
 
"Il mio sogno è quello di far sì che le sofferenze di mia madre, e della mia famiglia, non si ripetano per altri insegnanti e impiegati nella scuola - aggiunge la figlia della docente scomparsa - "quello del mesotelioma è un flagello e dobbiamo vincere la nostra battaglia contro l'amianto. Mi auguro che si giunga quanto prima alla bonifica di tutte le scuole e di tutti i siti contaminati”