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TECH

Secondo giorno della rassegna alla Sapienza di Roma

Maker Faire e la caccia al gadget

Comincia ad affluire di primo mattino il grande pubblico alla Maker Faire, un evento più che mai family-friendly. Mentre i Maker cercano le novità per inventare cose nuove, papà e ragazzi puntano sui gadget, soprattutto negli stand delle big corporate.

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di Celia Guimaraes
C’è la fila per entrare, c’è la fila per acquistare i biglietti: fin dal primo mattino arrivano ragazzi e anche maturi signori e signore per vedere cosa c’è di nuovo in questa terza edizione della Maker Faire.

Nel filmato vediamo lo stand di Google, che ha portato la sua Cardboard, il dispositivo per la realtà virtuale fatto in cartone che trasforma un qualsiasi smartphone, iOS o Android o Windows, in un dispositivo in realtà immersiva. Microsoft, dal canto suo, presenta una pista elettrica con sensori e controller, rover, dispositivi open source per la domotica e tante altre attrazioni. Entrambe le corporate, accanto ai gadget, portano alla Maker Faire importanti progetti di formazione.

Dai guru di Google
Ci sono tutte le generazioni di Google Glass, prototipo entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo nel 2013 ma il cui seguito tutt’ora non è noto. Infine, abbiamo visto un altro gadget molto ambito, gli occhiali per proteggere la vista, molto utili per i Maker, che vanno bene anche per tagliare le cipolle in cucina.

La Cardboard


Basta piegare un pezzo di cartone, inserire il proprio smartphone al’interno e guardare per entrare nel mondo di Cardboard, alla sua seconda release. L’esperienza di realtà virtuale può partire da questo visore che chiunque può costruire o acquistare. Ci sono anche apposite app da scaricare e una community di sviluppatori. Abbiamo fatto la fila tra decine di ragazzi per poter provare il dispositivo con la demo, che ci ha trasportati dai ghiacciai ad un parco, per poi passare ad una strada trafficata, seguita dal silenzio di una baia con cavalli biondi. Subito dopo venivamo catapultati in una barca su un lago, per provare le esatte sensazioni di movimento e, se del caso, anche di mal di mare.

Accanto ai gadget di Google si trovano i banchi informativi della società con i progetti concreti come Crescere in digitale, una collaborazione con il Ministero del Lavoro per formare i giovani disoccupati italiani sulle competenze digitali e favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese, iniziativa con corsi online, gratuiti, che vanno dall’e-commerce al turismo, con tutor di alto livello professionale.


Microsoft attira i ragazzi con il miele di Windows 10
Una vecchia autopista diventa un’esperienza tutta nuova grazie ai sensori e al controller con una scheda comandata dal sistema operativo di Microsoft. 




Che viene utilizzato anche per scattare un selfie con lo smartphone per poi vederlo proiettato su uno schermo a lampade led. Il pianoforte, invece, si può pestare: i tasti sono per terra e la musica che esce dagli altoparlanti viene prodotta da decine di visitatori, non proprio dei virtuosi concertisti ma il divertimento è assicurato. Pi ci sono anche dei rover, piccoli robot cingolati che un giorno, chissà, potranno andare su Marte e un controller di temperatura e umidità fatto con una scheda open source che farà la felicità dei Maker interessati alla domotica…fatta in casa.

Competenze digitali per i giovani
Ma non c’è solo gioco: Microsoft partecipa a Maker Faire 2015 con un programma specifico rivolto a studenti, sviluppatori/maker e startup. Al centro della sua proposta nella tre giorni dedicata alle nuove tecnologie e agli artigiani digitali: Digital Skills, Internet of Things e Interoperabilità, per supportare i giovani italiani che si dilettano nello sviluppo e nella creazione di oggetti connessi, che ne hanno fatto una professione o un progetto imprenditoriale.